Porretta Terme 2011: Cronaca di un disastro
Accademia Scacchi Milano desidera prendere una posizione precisa nei confronti della FSI dalla quale esige una risposta.
Ero presente alla riunione degli Istruttori (Merano 2008) quando Walter Ravagnati sollevò il problema del “caro-Campionati”. Tutto scaturì da un mio innocente pasticcio: una prenotazione per tutto il gruppo di Accademia in un albergo NON compreso nella convenzione che ci accettò ma che, dopo la riunione con il Comitato Organizzatore, cambiò radicalmente gli accordi portando ad un rincaro di 100 Euro a settimana a famiglia rispetto al prezzo di listino. Ravagnati sottolineò che giuridicamente per “convenzione” si intende un accordo che favorisce il cliente e non che lo penalizza economicamente. Molti altri delegati regionali ed istruttori si dissero d’accordo e sottolinearono gli stessi disagi ma i membri della FSI non diedero risposte soddisfacenti e palesarono solo un visibile imbarazzo.
La risposta federale, nella persona dei consiglieri Perrone e Bellatalla presenti alla riunione, fu di lavarsi le mani e di lasciare carta bianca agli organizzatori ed agli alberghi. L’unico risultato visibile fu che Ravagnati fu sollevato da ogni incarico federale. Oltre che quello di rincarare la dose e di richiedere agli organizzatori un consistente contributo, a valere dalle edizioni successive.
Tre anni dopo, a Porretta siamo daccapo. Chi dei nostri ha prenotato “in convenzione” si è ritrovato a pagare un rincaro stimabile fra i quindici ed i venti Euro al giorno a camera mentre gli altri non hanno potuto prenotare perché tutti le strutture ricettive di Porretta sono state vincolate al rispetto di un “cartello”. Eppure, io posso assicurare che i genitori sono disposti a “contribuire” all’organizzazione dei Campionati Giovanili poiché essi sono l’evento clou della stagione scacchistica dei propri figlioli e non storcono il naso nemmeno davanti al rincaro…a patto che questo “obolo” si traduca nella possibilità di trascorrere una settimana di sport e di sereno soggiorno. A Porretta, invece, è mancato totalmente il concetto di “sereno soggiorno”. Durante la settimana dei Campionati non ho raccolto dai genitori solo i risultati, minuto per minuto, ma ne ho ascoltato anche gli sfoghi rabbiosi, delusi e sconcertati. Per par condicio ho raccolto anche il parere degli organizzatori nella persona di Michele Cordara che, efficiente e cortese, si è fatto in quattro per accontentare le esigenze alberghiere del gruppo di Accademia, man mano gliele sottoponevo. Cordara ha parlato di festa di benvenuto, di festa serale nel borgo, di dolcini lasciati ogni giorno sulle scacchiere ai giocatori, si è inventato la “Scacchiera d’Oro” con premio (cappellino); in una parola, mi ha dato la netta impressione di essersi fatto più che in quattro per assicurare un soggiorno piacevole e per organizzare una degna edizione dei Campionati.
Ma che cosa è totalmente mancato? La scelta di Porretta Terme (e qui la responsabilità della FSI nella scelta è totale ed imperdonabile) si è dimostrata scellerata: un piccolo borgo appenninico di cure termali, ormai démodé e quasi dimenticato si è dovuto risvegliare di soprassalto per ospitare un Campionato da più di 800 giocatori (ed accompagnatori annessi). L’Organizzazione non ha potuto fare altro che aprire alberghi dismessi o ristrutturati in fretta e furia per l’occasione, con situazioni precarie di sicurezza (molti genitori hanno rilevato situazioni non a norma), ascensori non funzionanti, assenza di cucina, concentrazione dei pasti nelle poche strutture di ristoro aperte con conseguenti code chilometriche e tempi di attesa lunghissimi. Essendo Porretta piccola, l’Organizzazione ha dovuto alloggiare molti scacchisti in cittadine limitrofe (alcuni anche a Montecatini… distante ben 48 km di strade disagevoli) con – immagino – difficoltà per il trasporto. Vi è da aggiungere che questi “problemi logistici” erano ben conosciuti dalla FSI, in quanto nel capitolato standard per l’assegnazione delle manifestazioni è richiesto agli organizzatori di indicare una “Descrizione e costi delle modalità di trasporto, sia per raggiungere la località dalle principali città italiane, sia per il trasporto giornaliero dalla sede di gioco alle strutture alberghiere e viceversa”. Nulla di tutto ciò …
Quanto sto sottolineando – si badi bene – non va a detrimento degli organizzatori che hanno dovuto compiere sforzi sovrumani per cercare di risolvere una situazione assurda di ricettività, logistica, sovrastrutture. Porretta non poteva offrire nulla ai suoi ospiti, se non un obsoleto campo-gioco (e dire che molte famiglie aspettano la settimana dei Campionati proprio per vivere una vacanza tutti insieme, fratellini piccoli compresi…), una piscina presa d’assalto e nulla nei dintorni che meritasse una visita turistica. La scelta scellerata si è riflessa anche e soprattutto nella struttura destinata allo svolgimento delle gare di scacchi: un tendone da circo allestito nel parco che non garantiva né luminosità (Cordara, con me, ha sinceramente sollevato il problema), né ricambio d’aria, né assenza di confusione. I genitori attendevano assiepati attorno al tendone. Impossibile assistere alle partite (ma in quali e quanti sport è PROIBITO l’accesso al campo di gioco a livello di finale nazionale? Gli scacchi afferiscono al CONI? Ebbene, pensiamo ad un torneo di finale nazionale di basket, o a finali nazionali di nuoto, o di atletica leggera svolti a porte chiuse: la ribellione sarebbe unanime!), impossibile avere informazioni se non dagli stessi giocatori che uscivano dal tendone. Si dirà: “Ma è sempre stato così…”. Vero, ma questo non significa che sia corretto. In un’era in cui i tabelloni elettronici e le scacchiere elettroniche esistono, si potrebbe pensare di utilizzarle, in un torneo dove i Maestri sono presenti e numerosi. Conta poco che non abbiano ancora diciassette anni.
Sono reduce dai GSS di Spoleto in cui si è giocato sotto una tensostruttura ribattezzata sinistramente PalaSauna: millecinquecento ragazzi assiepati sotto un tendone di plastica senza ventole, senza prese d’aria e con quattro uscite di sicurezza strettissime. Il Presidente Pagnoncelli, pur affascinato dal bellissimo spettacolo del mare di gioventù davanti alle scacchiere, si giustificava per la logistica bollente discendo che “era previsto l’uso del Castello di Spoleto ma, essendo ancora impegnato in lavori di ristrutturazione, non si era potuto usufruirne”. Quindi, il PalaSauna era una struttura di ripiego. Anche a Porretta circolavano voci che il tendone da circo fosse una struttura di ripiego poiché all’ultimo momento non era stato reso disponibile un palazzetto dello sport in un comune vicino. Se fosse vero, significherebbe che nel 2011 alle due manifestazioni più prestigiose e numerose del movimento giovanile (GSS e CIG) sono state destinate sempre e solo delle “soluzioni di ripiego”. C’è da aggiungere che gli organizzatori, nella loro offerta in risposta al bando di concorso di assegnazione, devono descrivere la struttura che propongono e la struttura proposta DEVE essere un elemento fondamentale nella scelta di assegnazione; se gli organizzatori la cambiano, si rendono inadempienti rispetto alla loro offerta, salvo autorizzazione federale in deroga, con conseguente assunzione di responsabilità da parte della FSI. Queste strutture di ripiego sono un danno per la FSI, ed è intollerabile la remissività nell’accettarle. Tale accettazione, poi, va a danno per gli altri potenziali concorrenti all’assegnazione, che ne risultano discriminati: una struttura inadeguata avrebbe potuto modificare il processo di assegnazione, favorendo un organizzatore diverso. Come interpretare tutto ciò?
Il coro unanime di proteste che ho captato da molte delle nostre famiglie pare più che giustificato e diretto, primariamente, a chi ha operato una scelta con troppa leggerezza, mettendo (anche) l’organizzazione nelle peggiori condizioni possibili per fornire un prodotto finale decente. Diciamocelo: riuscire ad organizzare un Campionato accettabile in una località come Porretta Terme sarebbe stata un’impresa improba anche per un Santo abbonato ai miracoli.
Quindi? Quindi, torniamo alle prime righe di questo editoriale: Accademia Scacchi Milano desidera prendere una posizione precisa nei confronti della FSI dalla quale esige una risposta, su:
– una decisa presa di distanza dalle soluzioni approssimative e dilettantesche, oltre che insopportabilmente pilatesche nello scaricare le proprie precise responsabilità, sin qui adottate da codesta federazione, con l’adozione di nuove procedure per l’assegnazione delle manifestazioni giovanili che abbiano come primo obiettivo un piacevole e soprattutto poco costoso soggiorno dei giovani partecipanti e delle loro famiglie;
– l’abolizione di ogni ritorno economico della FSI, in quanto ogni somma pagata dalla FSI si traduce ad usura in un esborso aggiuntivo da parte delle famiglie dei giovani partecipanti, oltre che nella necessità di scegliere solo fra località poco appetibili come luogo di vacanza per dei ragazzi. Infatti, solo le località aventi poca attrattiva turistica consentono un controllo delle condizioni alberghiere praticate (Ragusa è una bella scelta? La scegliereste per una settimana di vacanza?);
– un impegno che condizioni di gioco ed alberghi siano attentamente verificate E CONFRONTATE da una commissione indipendente di genitori, stante l’assoluta inefficienza ed incapacità dimostrata dagli organismi federali nel tutelare prima delle finanze federali gli interessi dei giovani tesserati, anche quello di avere ideali condizioni di gioco; quindi, abolizione dai capitolati di assegnazione di richieste del tipo (si cita da un bando di assegnazione di un torneo giovanile presente sul sito FSI oggi 11 luglio 2011) di
- Un eventuale contributo a favore della FSI. Il 10% di tale contributo andrà versato alla FSI non oltre il 90.mo giorno antecedente l’inizio della manifestazione; il restante 90% (dedotto il deposito cauzionale, se dovuto) andrà versato alla FSI entro 60 giorni dalla fine della manifestazione.
- Eventuali gratuità alberghiere per i rappresentanti della FSI.
- Garanzia di pagamento di tutti gli arbitri della manifestazione.
– che la stessa commissione intervenga in sede di scelta della località e dell’organizzazione, tenuto anche conto che tale scelta – sempre operata fra un considerevole numero di alternative essendo sempre numerose le offerte concorrenti – sembra essere dettata da interessi diversi da quelli della buona riuscita della manifestazione; si nota che la Commissione Giovanile e Scuola è da sempre estromessa dal relativo processo decisionale, e forse ciò non è un danno;
– che la federazione si impegni a far rispettare puntualmente dagli organizzatori delle manifestazioni giovanili, con tutti i mezzi in suo possesso ed anche in sede di contenzioso, a tutela dei propri tesserati ed in contraddittorio con gli organizzatori affidatari, ogni norma contenuta nei bandi di concorso di assegnazione delle manifestazioni stesse – ad esempio che venga ottenuto il puntuale rispetto della norma contrattuale che richiede agli organizzatori
- Elenco dettagliato di tutte le convenzioni alberghiere con relativi prezzi, che prevedano alberghi di varie categorie e possibilmente anche soluzioni di altra natura (campeggi, ecc.). Le tariffe indicate dovranno essere più basse di quelle praticate usualmente dalle strutture e verranno verificate dalla FSI.
– e, soprattutto, il riconoscimento del principio che sui ragazzi, su tutti i ragazzi, sul movimento giovanile nella sua totalità, una federazione degna di questo nome investe e non specula né guadagna, nemmeno per il nobile scopo di pagarsi le rate del mutuo della sede.
Si richiede un pronto e sollecito riscontro a questa denuncia, riscontro che fornisca concrete e reali garanzie di un mutamento di rotta nella politica federale delle manifestazioni giovanili, non più, rapacemente, voci dell’attivo patrimoniale federale ma doverosa voce di spesa di investimento per la crescita di nuove leve di tesserati e per la diffusione del gioco. In assenza di quanto sopra, segnaleremo quanto a nostra conoscenza in un esposto ai revisori federali dei conti per le azioni del caso. Inoltre – gli scacchi afferiscono al CONI? Ciò non è solo elemento a favore della federazione ma è anche uno strumento di tutela individuale e collettiva dei tesserati – in assenza di tale positivo e credibile riscontro, i genitori di molti dei partecipanti provvederanno ad inoltrare esposti individuali alle strutture CONI. La FSI deve essere al servizio dei Circoli e dei giocatori e non può valere l’esatto contrario. Siamo esacerbati da una situazione che non si vuole risolvere perché manca la volontà politica di risolverla.