Accademia Campione Italiana Under 16 a Squadre
Siamo Campioni Italiani a Squadre Under 16! Questo è il verdetto di Arvier. Piegata per 3.5 a 0.5 la squadra della Società Scacchistica Torinese, Accademia Azzurra si laurea Campione Nazionale. Francesco Rambaldi (migliore prima scacchiera), Beniamino Brociner, Jacopo Motola (migliore terza scacchiera) e Gianfranco D’Avino salgono sul gradino più alto del podio insieme al loro orgoglioso capitano non giocatore (nonché Presidente) Francesco Gervasio.
Terzi a Courmayeur (2010), secondi ad Acqui Terme (2011), primi ad Arvier (2012): una progressione tanto lineare quanto inarrestabile. Non siamo felici… di più. Di più, perché questa manifestazione, snobbata da molti (da troppi … anche nella nostra città), è – in realtà – la verifica più significativa del valore del lavoro, dell’impegno e dell’investimento (in termini materiali ed umani) che i Circoli esprimono nei rispettivi settori giovanili. Onore alle Società – vale anche il contrario, naturalmente – che schierano “sempre” le loro squadre, anche quando sanno di non poter aspirare a posizioni di rilievo. Se ne potrebbero citare a pacchi ma, per non trascurare nessuno, citiamo noi stessi e non per megalomania: ricordo edizioni in cui un sesto posto era considerato un trionfo… eppure si partecipava, si giocava, si soffriva. E adesso siamo nella condizione in cui, entro la sesta posizione, di squadre, ne inseriamo due: Azzurra, prima e Verde, quinta.
Due parole su Accademia Verde: parte undicesima in ranking e rimonta sei posizioni. Ma quanto bravi sono stati Alessandro Vitale, Filippo Valdettaro, Bryan Swannie, Fabio Maria Cerutti e Luca Confalonieri? Vincono e convincono. Vitale patta con la prima scacchiera (Teutsch) di Roma e mantiene Azzurra in corsa per la vittoria. Un miracolo…. no, non è affatto un miracolo: questo è vivaio, questa è scuola, questo è gruppo. Bravo Andrea Bracci, nocchiero entusiasta e generoso, che li ha ben guidati e bene incoraggiati, anche fornendo energetiche tavolette di cioccolata.
E la Rossa? Considerata la “terza linea” come in un plotone che avanza o come nella corona dei denti di squalo che – man mano cadono – hanno un rimpiazzo dietro a sostituirli, i “piccoli” di Leopardi hanno sofferto un inizio di torneo in cui sono stati accoppiati a squadre oggettivamente superiori ma non si sono mai scoraggiati e i risultati si sono visti, sia nei responsi della seconda parte del torneo, sia sulle singole scacchiere. Nordio che, in prima, guadagna Elo FIDE e Botta che, in terza, entra nell’Elo FIDE con un punteggio attorno al 1600, sono lì a dimostrare che la stoffa c’è e che è solo questione di tempo e di costanza perché emerga appieno.
Il ringraziamento finale va al nutrito pool di istruttori (interni e no) che seguono i nostri giovani da anni: in ordine alfabetico, Fabrizio Bellia, Andrea Bracci, Francesco Carvelli, Gianfranco Cerè, Daniel Contin, Francesco Gervasio, Mario Lanzani, Stefano Leopardi, Elia Mariano, Marco Massironi, Rolly Martinez, Roberto Montaruli, Pierdario Pace, Luigi Priori, Marco Ravagnati, Walter Ravagnati, Angelo Salmoiraghi, Matteo Zoldan e, con grande commozione, dico Renato Didoni che – ne sono certa – è il più contento di tutti per i nostri ragazzi.
Tutti i risultati finali al sito: http://www.scacchivda.com/CISU16/pairs6.html