Accademia Scacchi Milano

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Letteratura

UN MISTERO IN BIANCO E NERO

Si è tenuta sabato 19 gennaio, al  termine dell’Assemblea dei Soci, la presentazione del libro del nostro socio Giangiuseppe Pili: UN MISTERO IN BIANCO E NERO. La filosofia degli Scacchi. Editore LE DUE TORRI.

Grande successo di pubblico; molti degli intervenuti (alcuni dei quali hanno trovato nelle pagine del libro citazioni da loro partite giocate contro Giangiuseppe) si sono fatti firmare dall’Autore la copia del volume.

Rimandiamo alla sezione Cultura per una breve biografia di Giangiuseppe. Qui di seguito riportiamo la Prefazione al volume di Carlo Alberto Cavazzoni.

 

PREFAZIONE

 

Camminando sulle scale della vita ho avuto il privilegio di conoscere il giovane filosofo Giangiuseppe Pili. E’ successo casualmente, come d’altronde avviene nelle occasioni veramente importanti: navigavo su Internet e mi imbattei, per inspiegabili ragioni, in un suo articolo sulla Teoria ingenua degli Scacchi. Decisi così di scrivergli, complimentandomi; lui mi ringraziò e mi invitò a leggere i suoi studi più recenti. Dopo averli esaminati, le sue analisi e i suoi pensieri mi hanno persuaso, fino a concludere che egli possiede non soltanto cultura, talento e creatività ma, soprattutto, una grande audacia.

 

Una sorpresa, poi, fu dovuta alla lettura, in anteprima, del saggio conclusivo di questo libro, L’amore in Bianco e Nero. La filosofia degli scacchi. Durante la lettura del breve saggio avvertii leggeri tremori e principi di vertigine. Forse fui colpito da qualcosa di simile ad una lieve Sindrome di Stendhal. Mai mi era capitato di vedere esplicitate con tale esattezza e profondità psicologica le mille emozioni che si vivono durante una partita di Scacchi.

Pili è un cigno nero che, percorrendo sentieri inesplorati, ha trovato nuovi filoni nella miniera degli Scacchi. La sua giovane età strabilia, l’elegante intelligenza s’impone così come la sua sicurezza intellettuale. Garbatamente invita tutti i lettori volenterosi ad esplorare l’infinita galassia scacchistica, offrendosi ora come bussola, ora come pungolo per nuove più ardite riflessioni. Le sue analisi conducono lontano, le mosse laterali da lui effettuate possono produrre smarrimenti e i suoi pensieri richiedono elevati ragionamenti per essere compresi.

Il suo merito principale è di aver per primo edificato un’armoniosa architettura filosofico-scacchistica, grazie alla quale ogni amante del “nobile gioco” può trarre nuove ispirazioni, per comprendere meglio lo spazio infinito che non si racchiude in sole sessantaquattro caselle.

Ma Pili è riuscito, forse, in un’impresa ancora più importante: ha dimostrato l’inesauribilità degli Scacchi, smentendo, così il grande genio Johann Wolfgang von Goethe, secondo cui tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati.

Grazie agli sforzi della ragione di Giangiuseppe Pili una nuova stella si è accesa nella Via Lattea del Gioco degli dei.

Carlo Alberto Cavazzoni

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