Accademia Scacchi Milano

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Accademia sul Tetto d’Italia

Ho il piacere di annunciare “urbi et orbi” che la nostra Associazione, Accademia Scacchi Milano, è oggi – per numero di tesserati – il primo circolo d’Italia. I numeri del tesseramento, come i bilanci, sono un oggetto misterioso per la nostra Federazione: sono decenni, ormai, che le tabelle non sono portate a conoscenza dei tesserati circolano solo nei chiusi capannelli dei dirigenti federali. Mi è stato però possibile fare un lavoro di archivio, aggregando con pazienza certosina i dati presenti sul sito web federale ed i risultati ci vedono, come club, premiati. Il primato in Lombardia potrebbe sembrare un obiettivo limitato; però in Lombardia ha sede il secondo circolo della nostra federazione, che è però staccato di un numero di tesserati addirittura pari (per dare un ordine di grandezza) alla dimensione massima di oltre i due terzi dei circoli FSI d’Italia. La classifica per società, in Lombardia, è evidenziata in Tabella N. 1 (Allegato). Però… prendendo come riferimento l’intero territorio nazionale il nostro primato è, forse, ancora più marcato.

Vediamo i primi trenta circoli d’Italia: ci potrebbero essere – per qualcuno – delle sorprese visto il netto distacco dimensionale di molte società considerate (e coccolate) fra le più importanti e blasonate e la presenza – fra le prime dieci – di ben cinque clubs aventi sede in località non capoluoghi di provincia (Picciorana, Montecatini, Nereto, Pomezia, S.Maria di Negrar) e siti soprattutto nell’Italia centrale, come indicato in Tabella N. 2 (Allegato). Il nostro primato si costruisce soprattutto sull’attività scacchistica giovanile, nella quale riusciamo a prevalere in modo molto più netto, sia in Lombardia dove le graduatorie dei tesserati giovanili sono molto simili a quelle generali – segno di un movimento scacchistico molto evoluto verso un auspicato modello sportivo (si veda la Tabella N. 3 in Allegato) – sia a livello nazionale, in cui vi sono delle differenze un po’ più marcate, con la Scacchistica Milanese – secondo circolo per dimensioni – solo quarta per volume del movimento giovanile (si veda la Tabella N. 4 in Allegato). Inoltre, il nostro Circolo tiene botta anche nella classifica del numero di tessere agonistiche, dove – comunque – si trova al secondo posto in Italia (Tabella N. 5 in Allegato). Si tratta di un secondo posto che, visto il grosso volume di tesserati Junior, potrebbe anche a breve essere migliorato se i nostri giovani continueranno la loro attività. Aggiungo anche che è opportuno osservare che, se siamo il primo circolo in Italia per dimensione, abbiamo sede nella prima provincia italiana per quantità di tesserati, che, a sua volta, è sita nella regione italiana con più alto numero di scacchisti tesserati FSI. Tra le province più popolose – in termini scacchistici – ci sono quasi tutte quelle dove sono le grandi città, mentre – come ci possiamo aspettare – le città di provincia sono più staccate: forse a sorpresa, la prima provincia per numero di tesserati non capoluogo è attigua a Milano. E’ Monza, da dove scrivo in questo momento (Tabella N. 6 in Allegato). Fra le regioni, la Lombardia doppia abbondantemente la regione seconda classificata, il vicino Piemonte e terza è la Sicilia (Tabella N. 7 in Allegato). Vi è da aggiungere che il nostro Circolo – da solo – totalizza più tesserati di ben sei intere regioni italiane. Infine, osservo che – a livello federale e nazionale – si deve considerare ormai consolidato il sorpasso dei Tesserati Junior (TJ) sui i Tesserati Senior Agonisti (TA), mentre i Tesserati Ordinari (TO), sempre più ai margini dell’attività scacchistica che conta, stanno sempre più riducendo la loro consistenza numerica. Ecco le cifre: 13.495 (Totali) di cui 4.938 (TA), 6.270(TJ) e 2.283 (TO). La nostra Associazione e tutti i suoi soci, simpatizzanti e sostenitori, devono essere orgogliosi di questi numeri, dietro ai quali c’è un grandissimo lavoro che, spesso, non viene favorito dalle nostre istituzioni scacchistiche anche per un insieme di regole cervellotiche e di certo non rispondenti alle necessità dello sviluppo del movimento scacchistico che sono, invece, sempre più vicine ai bizantinismi burocratici ed ai carichi fiscali i quali costituiscono uno dei più gravi fardelli della nostra vita nazionale e della nostra capacità di sviluppo e di avere un futuro come società e nazione. D’altra parte, è sintomatico che il nostro Club – così consistente ed innovativo – non sia rappresentato a nessun livello nell’ambito della struttura federale. Quanto meno, esso non condivide la responsabilità di molte scelte discutibili….. Certo, non sono conservativo quando faccio queste osservazioni! Le esterno perchè auspico che risultati di questo tipo possano essere alla portata di tutte le associazioni sportive che si occupano di scacchi, la cui attività – per poter costituire il motore di crescita di una evoluzione che sia concretamente possibile e di un grande movimento sportivo scacchistico – deve essere finalizzata alla crescita assoluta del numero di tesserati e non – come talvolta accade – rivolta in maniera parassitaria a contendersi l’esistente in un gioco di sviluppo del particolare che, invece, per il movimento nel suo complesso è a somma zero. D’altra parte, per la nostra Federazione, nonostante i 6270 tesserati junior, sembra impossibile scollarsi da numeri di tesseramento fra i 10.000 ed i mai raggiunti 15.000. Godiamoci questi numeri, i numeri della nostra Associazione, godiamoci il nostro primato ma non culliamoci su quanto raggiunto. E’ necessario migliorare, migliorare, migliorare! Nell’organizzazione, nella capacità di essere attrattivi, nell’abilità di reclutare sempre nuovi giovanissimi insegnando loro che, con gli scacchi, ci si può divertire e – nella nostra Associazione – si riesce a divertirsi in maniera sana ed intelligente. E’ necessario migliorare, migliorare, migliorare! Nella capacità di insegnare il gioco, nella capacità di preparare i nostri ragazzi ai loro impegni scacchistici con paterna attenzione, competenza ed esperienza, oltre che con la condivisione delle migliori metodologie didattico/tecniche fra i nostri istruttori, affinchè si possa dare ai nostri ragazzi il meglio e le migliori opportunità. Poi, come sempre, toccherà a loro … ai ragazzi, ai nostri ragazzi.

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