Accademia Scacchi Milano

Gli scacchi nel cuore di Milano

Resoconti agonistica giovanile

Olbia: la Relazione tecnica di Roberto Montaruli

Lombardini - piccolaEccoci qua, rientrati dalla trasferta sarda. E’ già uscito un articolo sul sito, ma basato solo sulle fredde classifiche; io che c’ero e che ho visto, posso integrare con qualche dato tecnico relativo ai nostri (e non solo nostri) piccoli scacchisti che mi hanno sottoposto le loro partite per l’analisi. Veniamo alle prestazioni individuali. Vera De Bellis ha perso un torneo che poteva vincere. Nella partita per lei decisiva, contro l’avversaria che poi vincerà il torneo, aveva un pezzo in più e un punto in meno in classifica (due patte) Invece di promuovere un pedone, con vittoria tranquilla, le due giocatrici si sono lanciate in una reciproca cattura di tutti i pedoni rimasti, fino ad arrivare ad un inesorabile finale patto, torre e cavallo contro torre! E nella partita seguente, altrettanto decisiva, Vera non ha colto l’opportunità di guadagnare la donna. Ed ha finito col perdere! Margherita Fiocca ha giocato un torneo molto buono, e il risultato finale inganna. Ha commesso per tre volte sciocchezze imperdonabili, causate da non so bene cosa. Alla seconda mossa ha toccato un proprio pezzo senza dire “acconcio”, col risultato che si è trovata a giocare, senza volerlo, una difesa russa e due volte una 2…Ad6 per difendere e5. In tutte le partite che ha perso, in precedenza si era sempre trovata in vantaggio, o per un matto da dare che non ha visto, o per un pezzo in più. Anche nell’incontro con Giulia Sala era finita in posizione chiaramente vinta, per poi gettare tutto alle ortiche non accorgendosi che il proprio pedone g7 era inchiodato e che, quindi, la donna in h6 era indifesa! Niccolò Zoppini era partito al primo turno con: “Non scrivo le mosse perchè mi distraggo” e, alla mia obiezione: “Se non scrivi le partite non ti posso aiutare”, sono arrivati i formulari e, con quelli, l’analisi ed i consigli che hanno contribuito a conseguire quel risultato (6°). Peccato per l’ultima partita, con un avversario a cui bastava la patta e che, invece, ha voluto giocare. Niccolò aveva anche conseguito un buon vantaggio, comunque insufficiente per lui per vincere, ma che poi ha sciupato ed alla fine ha perso. In una partita ha pure avuto bisogno dell’intervento degli infermieri, perchè nella fretta di correre verso la sala gioco era caduto e si era graffiato sulla ghiaia… Ha comunque vinto la partita, nonostante i cerotti. Pari Meharunkar ha giocato un torneo tranquillo, stando sempre a mezzo punto dal gruppo di testa, evitando così le partite più difficili. Purtroppo, un paio di patte concesse in posizione superiore e una sconfitta nei turni finali l’hanno tagliata fuori dalla classifica. Sono mancate quel pizzico di cattiveria e la voglia di soffrire giocando per tutte le due ore. Beatrice Montaruli ha giocato un buon torneo. Purtroppo, un accoppiamento sfavorevole l’ha messa subito di fronte alla Di Benedetto al secondo turno, privandola di un punto. Le giocatrici che l’hanno superata in classifica sono riuscite a non incontrare la Di Benedetto e quindi hanno racimolato quel mezzo punto in più. In una delle partite conclusive non è stata in grado di concludere con un pezzo in più per via della posizione molto complessa e, infine, nell’ultima partita in posizione superiore, è stata sconfitta dall’orologio, cosa che le è costata l’accesso fra le prime dieci. Roberta Fracassi ha totalizzato il 50% dei punti possibili in un torneo per lei molto forte, e anche questo è un risultato positivo. Nota tecnica per dimostrare l’importanza dell’analisi delle partite. Al terzo o al quarto turno, non ricordo bene, analizzando la partita di Margherita Fiocca, le mostro una combinazione di matto molto bella che le era sfuggita. Era effettivamente difficile in effetti per lei, poichè si concludeva con un matto di cavallo. Ebbene, al turno successivo, Margherita è riuscita ad impostare la stessa posizione e ha dato quel matto di cavallo alla sua incredula avversaria! Si è trattato di una partita infarcita di errori da entrambe le parti ma che si è conclusa in modo spettacolare! Ho deciso che chiamerò quella combinazione “il matto di Margherita”.

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