Lichess per gli Allievi più giovani
Roberto Montaruli si prende carico degli allievi più giovani e meno esperti ricordando e a proponendo la piattaforma lichess (lichess.org). Ecco le sue indicazioni: «E’ possibile organizzare partite via internet tra ragazzi che desiderano sfidarsi, oltre che svolgere esercitazioni online. Nel sito vengono proposti esercizi tratti da partite giocate sul sito medesimo con quesiti del tipo: «Tocca a te: che cosa giocheresti qui? Gli esercizi sono di tattica e possono concludersi in due modi, o col matto, o con un guadagno decisivo di materiale. Il quesito invita a giocare la mossa, o la sequenza di mosse. Questi esercizi possono andar bene per gli allievi più piccoli dei nostri corsi, a patto che si impegnino a risolverli nel modo corretto, che NON è PROCEDERE per TENTATIVI. Il modo corretto di procedere è guardare la posizione per due, tre minuti, cercare attentamente gli elementi tattici possibili (posizione esposta del re avversario, pezzi sospesi, allineamenti o geometrie che consentano di sferrare doppi attacchi, infilate, etc.) e, una volta evidenziati questi elementi, andare alla ricerca delle mosse candidate FORZANTI, considerando per ciascuna di esse le risposte possibili e, per ciascuna risposta, opzionare un’altra mossa FORZANTE, e così via fino alla conclusione di tutte le varianti. Poi si decide quale giocare, si gioca, e si verifica se risulta la migliore. L’esercizio è utile solo se si fa lo sforzo di effettuare il lavoro sopra descritto e se capita di non trovare la variante (succede pure a me) niente di male! L’obiettivo dell’esercitazione è allenare la capacità di calcolo e NON ricevere una gratificazione per aver risolto in modo casuale. Il voto, infatti, non lo dà l’istruttore a chi dice di aver risolto l’esercizio, ma lo assegna il futuro avversario quando, in torneo, si colgono e si sfruttano le occasioni tattiche concesse da errori o imprecisioni. Io inviterei i miei allievi, quelli di Luca Rossini e quelli di Walter Ravagnati, a cimentarsi in questo tipo di esercizi sfruttando il tempo da trascorrere – forzatamente – in casa.»