Campionato Provinciale Giovanile di Brescia
Che ci azzecca con Accademia che opera e “vive” a Milano? Due motivi: gestione informatica ed arbitraggio di Walter Ravagnati (coadiuvato dall’eccellente Benedetto Cavallè della Mongolfiera-Vimercate) e città natale di chi scrive. In realtà, domenica 15 aprile non si era in Brescia bensì nella solida e bella capitale della Val Trompia, Lumezzane. La Regina dei coltelli si è trasformata, per un giorno, nella Regina degli scacchi giovanili. Presentiamo subito il Re: Aristide Zorzi che definirei un missionario degli scacchi giovanili, l’ennesima bellissima figura di Istruttore e di uomo che si adopra per avvicinare i giovani ai pezzi.
Aristide mi racconta che fino allo scorso anno organizzava ottanta corsi (80!) in scuole della provincia bresciana che è, per la cronaca, la più vasta d’Italia come estensione superficiale. Aristide vive ed opera a Sarezzo ma aggancia Roè Volciano, Salò, Paderno, Bedizzole, Lumezzane, Nuvolera, Padenghe, Rodendo Saiano, Marchena. Quest’anno, a causa di un malaugurato incidente che lo rende ancora sofferente e claudicante, ha dovuto ridurre il suo impegno portando a quarantanove (49!) i corsi attivi. Lo aiuta il fido collaboratore Giampiero Bertoleni e i suoi ragazzi sono tesserati per la Scuola Scacchi Torre & Cavallo. Il suo metodo di insegnamento è basato sulla “persuasione Flintstone”, nel senso che si presenta sempre alla prima lezione impugnando la clava di Fred e, ai bimbi che gli chiedono a che cosa serva, lui spiega che la clava aiuta a convincere i più recalcitranti che gli scacchi sono un bellissimo gioco. Ma è, in realtà, l’uomo più dolce che io abbia mai conosciuto. E’ il tipico Istruttore che dialoga con i suoi allievi e che non può muovere un passo senza che una torma di ragazzini gli si appiccichi addosso. Veniamo ai dati tecnici. Numero dei partecipanti: cinquantatre; sede di gioco: palazzetto dello sport (favoloso!); numero di sponsor della manifestazione: dodici (12!) che spaziano dalla gioielleria, alla banca, alla tipografia, ai piastrellisti, agli stampatori, alle officine meccaniche, all’edicola e altri ancora che non nomino esplicitamente (ma sono recuperabili sul bando ufficiale della manifestazione). In una parola sola: un contesto di solida e laboriosa realtà bresciana che si stringe attorno ad una manifestazione locale e giovanile che nessuno considera secondaria ma che molti fanno a gara per sostenere. Aristide mi spiega che non ha dovuto insistere molto per ottenere, ad esempio, dei bellissimi orologini di ottima marca (quando li ho visti, non ci potevo credere…) che ha donato a tutti i primi classificati. Aristide parla di ottimi contatti con le scuole e con le Amministrazioni della provincia. L’Assessore di Lumezzane, puntualissimo e cortesissimo, ha presieduto la premiazione. Davvero grande, questo Ari-con-la-clava che, praticamente da solo, tiene viva la realtà dello scacchismo giovanile nel bresciano. E lo fa con concretezza tutta bresciana e con il tipico garbo della gran brava persona.
Classifiche e risultati al sito della Challenge Italia Giovani.