Il Turco batte Napoleone davanti a Villa Litta di Lainate
Sabato 14 settembre, ore 17:00 a Lainate, momento speciale: arriva la fanfara della banda di Lainate che apre la sfilata degli splendidi figuranti in costumi neoclassici del 1810 (sartoria La Scala di Milano).
Ad aprire la sfilata, otto pedoni bianchi (a2 Simone, b2 Ulisse, c2 Diego, d2 Giovanni, e2 Beatrice, f2 Daniela, g2 Lorenzo, h2 Tommaso) e otto pedoni neri (a7 Riccardo, b7 Emanuele, c7 Matteo, d7 Federico, e7 Giulio Maria, f7 Nicolò, g7 Dennis, h7 Valentina). Già posizionati sul “tavolino dei giocatori” stanno – col bianco – l’Imperatore Napoleone Bonaparte in alta uniforme e – col nero – il Turco, con tanto di turbante rosso e pipa in mano. Segue lo schieramento delle formazioni bianche e nere ai lati della piazza-scacchiera, la spiegazione in rima del movimento dei pezzi con figuranti ben preparati e con un Giulio Maria Simeone ottimo pedone dimostratore. La voce narrante (io) introduce la partita con cenni storici inerenti a “chi era il Turco”, “come funzionava” “perché l’Imperatore di Francia lo sfidò” e si inizia la partita vera e propria con due eccellenti e divertenti attori ad interpretare i pensieri dei due contendenti che, alla scacchiera e sotto l’occhio vigile dell’AI Walter Ravagnati, muovono per davvero i loro pezzi, seguendo la trascrizione “ufficiale” della celebre partita. A mossa avvenuta, il mossiere declama la mossa ed i figuranti la mostrano al pubblico seduto sugli spalti. Al termine della partita (scacco matto all’Imperatore!), breve analisi della partita ed epilogo per “svelare il mistero” di chi – effettivamente – abbia giocato sotto le mentite spoglie del Turco.
Così narrata, pare semplice e banale, ma posso assicurare i lettori che si è trattato di una messa in scena piuttosto complessa ed articolata, con voce narrante, attori e giocatori, mossiere e figuranti che si dovevano coordinare senza commettere sbavature. Ma, quando si collabora con una Municipalità (quella di Lainate) che mette cuore ed anima in ciò che realizza, è ben difficile che le cose non vadano per il verso giusto. E – concedetemelo – quando si schierano sulla scacchiera i ragazzi di Accademia come pedoni mobili, non si può non fare bella figura. Grazie ad Ivo Merli, Assessore ed amico, grazie a tutti i membri della straordinaria Commissione Cultura di Lainate, grazie a tutti i volontari (il fonico, gli attori, i figuranti, i bimbi di Lainate che hanno impersonato i pedoni “fissi”) che hanno reso possibile questo momento di ricostruzione storica. Grazie ai nostri competenti giovani e giovanissimi figuranti: Giulio Maria Simeone, Ulisse Guidorizzi, Lorenzo Osmeni, Beatrice e Federico Montaruli, Giovanni Cristofani, Riccardo Farina, Tommaso Ratto, Nicolò Bombi che non si sono limitati a muoversi con precisione ma che hanno “vigilato” sui movimenti di tutti i figuranti, dando indicazioni puntuali, rapide e discrete.
Grazie all’AI Ravagnati, “giudice di gara” ma anche consulente storico della partita ed agli Istruttori, Stefano Leopardi e Roberto Montaruli (attentissimo e pronto ad intervenire durante la partita vivente) che hanno animato il gioco libero sia alle scacchiere sia ai pezzi giganti prima dell’inizio della partita. La scrivente si assume la responsabilità della stesura dei testi (disponibili per i soci curiosi). Vorrei concludere con un grazie gigantesco che va rivolto ad Alessandra Favero, nostra amica sincera ed instancabile fucina di idee e di proposte. E siamo già in curiosa attesa del suo prossimo progetto.