Accademia Scacchi Milano

Gli scacchi nel cuore di Milano

Giocatrici

Accademia delle Donne: le nostre Regine

Il progetto varato da Giorgio il 25 settembre 2009 naviga spinto da un vento lieve e costante. Inaugurammo la sezione dedicata alle donne con una giornata di festa in cui maghi, streghe, musicisti, campionesse, istruttori, storici e divulgatori si occuparono dell’universo degli scacchi al femminile. Sembrò quasi innaturale che un mondo ritenuto così rigoroso ed austero potesse inaugurare un suo serissimo progetto con un simpatico ritrovo fra amici ed un banchetto familiare. Si partì in sordina, timidamente, senza risultati eclatanti.

Le agevolazioni per le socie, i corsi gratuiti e dedicati, la massima flessibilità d’orario e la disponibilità degli istruttori parevano quasi ininfluenti, incapaci di scalfire una crosta rigida. Giorgio si demoralizzava. Ma non mollava. Le Donne di Accademia sembravano esser più le mamme del settore giovanile che non le allieve scacchiste. E, fra queste, brillavano solo le adolescenti, giovani guerriere avvezze a duellare con i maschi da sempre. Le donne adulte seguivano i corsi ma poi scomparivano.

Proprio con le ragazze, a marzo di un anno fa, Accademia delle Donne esordì con un cimento agonistico affrontando a Bergamo la fase regionale del CISF e qualificandosi per la fase nazionale. La squadra onorò l’impegno e si classificò in ultima posizione ma con le giocatrici più giovani (e nostre!) di tutto il torneo. Eppure, l’idea di offrire alle signore un luogo accogliente dove potersi rilassare, imparare e fare gruppo, il desiderio di sfatare il mito che vede le donne “poco portate e poco interessate” ad un gioco che tanto ricorda una battaglia, la speranza di far crescere il vivaio delle principianti adulte per dimostrare che anche una signora con qualche filo grigio fra i capelli possa avere grinta e voglia di mettersi alla prova…tutto questo sembrava irrealizzabile, utopico, lontano. Eppure Giorgio continuava a credere nelle sue donne: coinvolse nel progetto bravi istruttori (Andrea Bracci ed Elia Mariano), incastrò corsi ad orari impensabili, corteggiò (scacchisticamente parlando) le sue allieve che, grintose ed interessate, iniziarono a far affiorare il capino e ad assistere ai tornei, a partecipare alle competizioni didattiche, a cimentarsi con gli scacchi giocati, sentendosi sempre seguite e guidate da mani sicure. Le giocatrici adulte, tutte dotate di grande personalità, principiarono a far gruppo, a conoscersi, a scambiare idee, ad analizzare insieme, a discutere, a sentirsi parte importantissima di una associazione che crede negli scacchi ma che, ancor più, crede nella cultura.

Il 15 gennaio 2011 Accademia promuove il primo Campionato Semilampo Femminile di circolo. Si teme l’eclisse delle giovanissime sulle adulte: ma non accade perché le signore si siedono ai tavoli e giocano, perdono e vincono, si divertono e si appassionano. Ricordo una frase su tutte che mi colpì, al momento dei saluti: “Però, Giorgio, alla prossima lezione analizzi le nostre partite e ci dici dove abbiamo sbagliato…”. Credo davvero che Accademia delle Donne sia nata in quel momento. Il Campionato di circolo è un successo tale che ci fa sperare possa diventare il prossimo anno un Campionato Regionale Femminile.

Il 26 marzo Accademia ospita la fase regionale del Campionato Italiano a Squadre Femminile (CISF) 2011. Si teme che partecipi solo la squadra delle giovani Leonesse (Sonia Monticome, Giorgia Miracola, Beatrice Coppola, Aurora Vitale) e che le signore declinino l’invito. Ci sono le forti squadre di Bergamo: l’Excelsior (Silvia Guerini, Sara Guerini, Claudio Caporosso), l’S.S. Bergamo che schiera due formazioni (Daniela Bresciani, Silvia Caldi e Gervasoni Lara la Uno; Irene Caldi e Fatima Abdel Monim la Due). Accademia si ritrova, alla fine, con ben tre squadre: Leonesse, Pleiadi (Adriana Valeri, Luciana Parola, Silvia Orofino), Accademia Tre (Marisa Cucoch, Pamela Salvo, Virginia Russo). Vince il torneo con le giovani Leonesse e piazza Pleiadi al quarto posto. Da regolamento, Pleiadi sarebbe stata qualificata alla finale nazionale….Assistiamo ammirati al gioco di queste squadre di signore che compiono passi da giganti, che si applicano, che accettano critiche e suggerimenti, che non temono la sconfitta ma che da essa imparano. Lo si dice sempre ai ragazzi: l’analisi di una partita persa può insegnarti mille cose…ma gli adulti – si dice – sono più restii a mettersi in discussione….le donne, poi, sono così permalose! Altri falsi miti che crollano.
Andrea Paganini ha realizzato e montato un bellissimo video del CISF 2011 Lombardia.

Accademia crede nelle sue donne.  Vuole agire per lo sviluppo degli scacchi al femminile, non solo per vincere una qualche competizione. E lo fa concretamente, proponendo alle giocatrici degli stages gratuiti con gli Istruttori Bracci e Mariano. I Professori Mauro Torelli e Marco Bonavoglia coadiuvano il lavoro con corsi e con osservazioni critiche di partite. Ormai non vi è corso, a qualsiasi livello, che non veda delle allieve: vi sono delle bimbe nuove alla domenica mattina e vi sono delle deliziose signore dai capelli candidi al pomeriggio. Se una signora chiede di poter giocare, è la benvenuta. Perché le Donne di Accademia sono le nostre Regine. Perché Accademia investe ma loro rispondono. Perché Accademia crede nelle loro potenzialità e loro la ripagano con progresso ed impegno costanti.

rijeka11In preparazione alla finale nazionale CISF, il Presidente Gervasio e Nicolò Weiss contattano la GMF russa di San Pietroburgo, Irina Sudakova e la invitano a Milano, dal 22 al 25 aprile affinché tenga uno stage gratuito dedicato alle giocatrici e finalizzato ad aspetti tecnici e psicologici del gioco. Ancora una volta, le giocatrici rispondono: dai nove agli ottant’anni, la proposta riscuote successo. Irina chiede di poter esaminare prima alcune partite delle sue allieve (così lavorano i veri professionisti): il tam tam parte veloce, la raccolta è rapida. Le ragazze sono interessate ad incontrare una Grande Maestra. Le signore lo sono parimenti.

E perché non pensare anche al benessere delle Donne di Accademia? L’amico Paolo Collaro del CRL che segue da sempre con interesse e partecipazione il progetto di Giorgio propone di offrire alle signore un Hamman in Milano: luogo di indicibile rilassamento e, pur tuttavia, intrinsecamente legato ad un discorso di profonda cultura e rispetto degli usi e costumi di popoli a noi vicini geograficamente. Stiamo lavorando per condurre in porto questa ulteriore proposta dedicata alle nostre Regine che desideriamo ringraziare per tutto ciò che ci stanno dando. Per loro abbiamo in serbo tanti progetti. Perché le nostre ragazze, dai sei ai novant’anni, sono straordinarie.

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