Accademia Scacchi Milano

Gli scacchi nel cuore di Milano

Cultura

Magica Partita Vivente a Lainate

Pagina di storia degli scacchi oggi pomeriggio a Lainate (8 settembre) nella “Piazza degli Scacchi” su scacchiera di marmo 8m x 8m, con la ricostruzione della partita “Paul Morphy vs il Conte e il Duca”. Giocata all’Opera di Parigi nel…

Non perdetevi il Video di Campodolcino!

Accademia ha la fortuna di poter annoverare fra i suoi soci persone di grande ricchezza e varietà, in termini di inclinazioni personali e di competenze professionali. Solo per restare nell’ambito della creatività, abbiamo pittori, scultori di Ikebana, scrittori ed artisti…

L’Emozione di vedere nascere un Circolo

LArtista_e_lo_ScacchistaOre 10:00 di una caldissima domenica (17.06) in Boario Terme (BS): Walter Ravagnati avvia il Primo Trofeo Scacchistico “Città di Boario” organizzato e proposto dal neo-nato Circolo Scacchi Boario con sede al bar Manzoni nella Galleria d’Arte in cui espone il Maestro (di pittura, non di scacchi) locale: un dolcissimo signore anziano dai capelli candidi (nella foto con il vincitore del torneo). Ma non più giovanissimo è anche il promotore della nascita del primo Circolo della Val Camonica: il proprietario del bar Manzoni, un signore alto e distinto, elegantissimo e molto galante che premia la fatica delle signore presenti con splendidi mazzi di fiori. Il battesimo è di tutto rispetto: un IM (Roberto Messa – Torre&Cavallo), un FM (Sergio Braghetta – Scacchi Franciacorta), un CM (Francesco Agnelli – Scacchi Franciacorta), un 1N (Prince Mondal – SSM), un altro 1N (Guglielmo Salvo – Scacchi Franciacorta), l’immancabile Aristide Zorzi (2N – Torre&Cavallo), qui in veste di giocatore ma chiamato dagli organizzatori ad animare la kermesse e a procurare l’Arbitro ed un AI (il nostro Ravagnati) a dirigere il torneo.

I Pittori Contemporanei di Tver a I Navigli

Si inaugura venerdì 25 novembre, con apertura tutti i giorni dalle 14:30 alle 20:00, la mostra “Impressionismo nei Pittori Russi Contemporanei della Terra di Tver” presso il Circolo Culturale I Navigli (via de Amicis 17) che ci ospita. Tver, cittadina a Nord-Ovest…

Stefan Zweig – Novella degli scacchi

Novella_degli_scacchiMa non ci si rende già colpevoli di una limitazione offensiva, nel chiamare gli scacchi un gioco?” (Novella degli scacchi, pag. 29).

Scritto nel 1941 e pubblicato postumo nel 1943 dopo il suicidio dell’autore, Novella degli scacchi è legata a doppio filo all’ultimo periodo di vita di Stefan Zweig, alla sua condizione di ebreo costretto all’esilio – prima in Inghilterra, poi in Brasile – per sottrarsi alla follia del Nazismo.
La trama. Su una nave da crociera diretta a Buenos Aires nei primi anni ’40 si incrociano, per la durata di qualche partita a scacchi, le vite del narratore, del campione del mondo Mirko Czentovic e del misterioso dottor B.
Czentovic, cresciuto dal parroco del villaggio dopo essere rimasto orfano, a malapena in grado di leggere e scrivere – la sua ignoranza è universalmente nota, come il suo unico talento -, schivo e arrogante, ha imparato a giocare a scacchi osservando le partite del parroco e, nel giro di qualche anno, è diventato campione del mondo. Il narratore, interessato ad avvicinarlo, riesce a organizzare una partita contro un gruppo di appassionati presenti a bordo.

Ilf-Eddine – La dernière ronde

ilfeddineL’ho preso a Parigi questo squisito romanzo, e ne sono felice.

Sapendo che stavo per recarmi nella ville lumière, l’amico Ivano Pollini (autore de Il ruolo della Psicologia negli Scacchi) mi aveva raccomandato di non lasciarmi scappare l’occasione per una visita al negozio scacchistico Variantes, proprio a due passi da place Saint-Michel. Perciò, appena uscito dal Louvre ci sono andato a piedi, dopo essermi concesso solo una breve sosta in una brasserie circondata da gallerie d’arte.

John Brunner – La Scacchiera

lascacchieraUn pomeriggio con John Brunner: riflessioni sul libro La scacchiera.

Pensieri intorno alla libertà.

C’era un caldo pazzesco e l’estate mi tormentava. Quando vedo il sole, mi sento sempre male. Incomincio a pensare: forse dovrei stare al mare, forse dovrei uscire e farmi una passeggiata. Chiamare qualcuno. Forse dovrei mettermi a giocare a scacchi. Ma una zaffata d’aria calda mi opprime, sento una forza oscura sprigionare dall’intensità dell’estate profonda e da tutto quel dolce far niente.

Fabio Stassi – La Rivincita di Capablanca

34stassi2gSolo fortuitamente il protagonista di questo racconto si chiama José Capablanca.
Tutto nacque qualche anno fa, quando uno scrittore che amavo molto, pochi giorni prima di morire in un incidente stradale, mi mandò un piccolo biglietto in cui lo nominava.
Venni a sapere in seguito che l’ultimo progetto che aveva in animo di scrivere, essendo anche un appassionato giocatore di scacchi, era una sorta di biografia romanzata di Capablanca.
Da allora non ho smesso di pensarci. Per molto tempo, il nome di Capablanca me lo sono portato dietro come un destino, ma quando mi decisi a buttarci sopra qualche pagina non indicava più, o almeno non soltanto, una persona vera, nata a Cuba nel 1888, e divenuta poi campione del mondo in un memorabile incontro con Lasker all’Avana, nel 1921. Si era convertito in un suono che conteneva una storia, che non sarei mai riuscito a raccontare con un nome fittizio
(dalla prefazione dell’autore).

Walter Tevis – La Regina degli Scacchi

copertina_regina_scacchiRimasta orfana, a 8 anni Beth Harmon viene rinchiusa in un istituto. Intellettualmente molto dotata, ma bruttina, solitaria e precocemente dipendente dai tranquillanti, è apparentemente destinata a un’esistenza qualunque. L’inaspettato incontro con gli scacchi nello scantinato dell’orfanatrofio costituirà l’occasione per cambiare le cose.

In un’epoca in cui “le bambine non giocano a scacchi” – come dice a Beth il custode dell’orfanatrofio, che per primo le insegnerà a giocare -, Tevis crea, anche con qualche elemento autobiografico, una giovanissima giocatrice prodigio complessa ed estrema, ma umanamente credibile.

La Febbre degli Scacchi

capaUn cortometraggio degli albori del cinema, una divertentissima commedia muta sugli scacchi, assolutamente da non perdere!

Shakhmatnaya goryachka, conosciuto anche come Chess Fever ovvero La Febbre degli Scacchi, è stato girato a Mosca nel 1925 da Vsevolod Pudovkin e Nikolai Shpikovsky. Uno degli attori del film è niente di meno che l’allora  Campione del Mondo Capablanca che si trovava a Mosca per il Torneo Internazionale che vi si giocò in quell’anno.

Ecco il film, diviso in due parti, con i sottotitoli in italiano.