Didattica -
Corsi
|
Scritto da Fiorenza Viani
|
Martedì 04 Settembre 2012 10:58 |
Walter Ravagnati, Presidente Onorario di Accademia ma, soprattutto, persona da sempre impegnata sul fronte della valorizzazione degli scacchi a livello giovanile (e non solo), lancia un tam-tam ai volonterosi scacchisti di Accademia che desiderino intraprendere la carriera di arbitro. Requisiti richiesti: buon livello di gioco, buona volontà, pazienza, interesse e disponibilità. Età richiesta: meglio se giovani (Under 20) ma nessuna preclusione per i giocatori più “attempati”. Si offre: stage sul campo con l’Arbitro Internazionale Ravagnati, disposto ad insegnare i “trucchi del mestiere” a chiunque voglia impararli. Nella foto: Walter e Federico Zermian, ultimo e valido allievo. L’offerta è aperta: avanti con le candidature!
|
Didattica -
Corsi
|
Scritto da Fiorenza Viani
|
Venerdì 23 Dicembre 2011 12:34 |
Ecco i nuovi Corsi inseriti in Calendario per il periodo gennaio - dicembre 2012. Quattro Corsi Avvicinamento Gratuiti (Corso Promozionale) per principianti assoluti, due Corsi Base per principianti ed intermedi, tre Corsi Avanzati monografici ciascuno su una apertura con i Maestri Internazionali Bellia, Arlandi e Lanzani. Tutti i Corsi si tengono nelle nostre aule attrezzate con scacchiera magnetica e con computer e proiettore. Preiscrivetevi a
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
|
Didattica -
Recensioni
|
Scritto da Giangiuseppe Pili
|
Martedì 09 Agosto 2011 14:21 |
Questo libro nasce dall’amore che proviamo per gli Scacchi, che ci hanno regalato momenti di autentica felicità.[1]
Cavazzoni, Messa.
I segreti del castello degli scacchi è un libro a scopo didattico, nel quale si possono trovare sia le regole basilari per il gioco che utili esercizi per apprendere in fretta i suoi fondamenti. Ma, forse, si tratta di qualcosa di più.
Il libro si può dividere idealmente in parti: al principio il lettore è guidato all’apprendimento dell’uso dei singoli pezzi, ciascuno dotato di una sua individualità, costruita sapientemente sulla base del concreto gioco e sul piano figurato dell’immaginazione. Tutte le figure sembrano dotate di un’anima e nessuna di esse è un impersonale pezzo di legno ma un individuo dotato di un volto e di una mente: “Bella e audace, grazie alla sua agilità la Regina è il pezzo con il maggior raggio d’azione. Al centro di una scacchiera vuota controlla ben 27 case”.[2]
|
Didattica -
Documenti didattici
|
Scritto da Giorgio Chinnici
|
Sabato 01 Gennaio 2011 00:00 |
Un depliant con tutte le regole del nostro gioco, preciso ed essenziale.
A cura degli Istruttori dell'Accademia, versione 5. |
|
Didattica -
Corsi
|
Scritto da Mauro Torelli
|
Giovedì 23 Febbraio 2012 09:34 |
Che cos’è che rende “invisibili” certe mosse? Immagino che tutti sappiate di cosa sto parlando: “perché non hai giocato Cxf7?”, chiede l’amico. E voi: “perché non l’ho proprio vista!”. A noi polli succede continuamente, ma non solo a noi. Ho l’impressione che l’inconscio (o il diavolo, se odiate la psicanalisi) ci metta lo zampino forse più spesso di quel che pensiamo, a meno che non si tratti di una comoda scusa, di quelle che anche noi scacchisti, con buona pace di Primo Levi, siamo bravissimi a escogitare.
Che c’entra Primo Levi? Come, non sapete che ha scritto un racconto breve intitolato “Gli scacchisti irritabili”, in cui accomuna scacchisti, poeti e tennisti nella categoria dei “privi di pretesti”? Lo ignoravo anch’io fino a quando un amico me lo ha segnalato. Cercatevelo in rete e leggete il seguito nel pdf allegato (che riporta per comodità anche questo incipit). |
Didattica -
Corsi
|
Scritto da Mauro Torelli
|
Lunedì 31 Ottobre 2011 10:25 |
Avevo pensato di intitolare “occasioni perdute”. Ma poi mi è parso più espressivo e poetico l’incipit di De André, anche se il nostro non è un amore che viene e poi va. Solo che qualche volta pensiamo di sapere tutto o quasi del nostro amore: il principio delle due debolezze, lo sfruttamento delle colonne aperte, le maggioranze e così via. E invece no: io ho imparato (forse anche ri-imparato) tante cose nuove dagli Incontri con il Maestro...
|
Didattica -
Documenti didattici
|
Scritto da Ivano Pollini
|
Giovedì 19 Maggio 2011 17:10 |
Desideriamo ringraziare SoloScacchi, a cui l'Accademia e l'Autore con molto piacere hanno concesso la pubblicazione di questo articolo.
Tradizionalmente la letteratura scacchistica analizza posizioni di apertura, mediogioco e finali come base fondamentale delle conoscenze del giocatore. Tuttavia non sempre lo studio e l’applicazione dei principi di scacchi è sufficiente per raggiungere l’obiettivo finale del gioco, cioè la vittoria. Infatti elementi della personalità del giocatore, quali il carattere, la volontà e l’attenzione, possono determinare il successo o il fallimento della battaglia scacchistica.
|
|