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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Martedì 24 Settembre 2013 15:40 |
Il mento sprofondato tra le braccia conserte, appoggiate sul banco, Girolamo Iannuzzi osserva alcune figurine bianche e rosse sulla scacchiera murale; cerca di comprenderne i movimenti, di carpirne i segreti, ma è una lotta impari: da dietro le spesse lenti le palpebre gli si appoggiano delicatamente sugli occhi, il naso si fa spazio tra le maniche del maglione di lana, ancora pregno dell’odore di aglio e triglie mangiate da poco.
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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Lunedì 25 Febbraio 2013 11:48 |
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Quello di possedere una scacchiera magica è sempre stato il sogno di Palmiro Cantacchio, una scacchiera che ti possa suggerire all’istante la mossa giusta, anzi, che ti costringa a giocarla.
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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Domenica 23 Settembre 2012 19:34 |
Concentrazione occorreva, molta concentrazione. Non c’era più un momento da perdere: il suo avversario aveva completato la mossa e aveva fermato il proprio tempo a sette minuti e sei secondi, mentre a lui ne rimanevano quattro e trentasette, e già avevano ripreso a scorrere.
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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Mercoledì 15 Maggio 2013 10:27 |
Nell’immenso salone le innumerevoli fila di tavoli erano state predisposte in modo tale da creare un’ampia distanza tra loro. Alcuni uomini vestiti di nero si aggiravano tra i banchi col volto arcigno, controllando che ogni cosa fosse in ordine.
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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Giovedì 20 Dicembre 2012 21:11 |
La targhetta di ottone era stata bruciacchiata più volte e la scritta ormai annerita era divenuta illeggibile, sotto, però, qualcuno vi aveva riscritto il nome con un pennarello nero, dunque, non potevano esserci dubbi: quello era proprio il posto che stava cercando.
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I Racconti di Alberto Velluti
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Scritto da Alberto Velluti
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Domenica 23 Settembre 2012 19:30 |
Come scacchista la mia carriera iniziò a sette anni e terminò a nove. Questa prematura interruzione fu dovuta probabilmente alle abbondanti esalazioni di fumo presenti nelle sale dei circoli negli anni ‘70 e allla preferenza data a uno sport più salutare come la pallacanestro. Ripresi a giocare a scacchi circa vent’anni dopo.
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